Finalmente prende forma.

“Il ricordo è il tessuto dell’identità.”
Nelson Mandela

L’azienda di cui voglio parlarvi oggi si chiama @photowall_sweden e nasce nel 2006 da due giovani fratelli che ancora oggi cercano di migliorarsi e soprattutto di trovare nuovi artisti con cui collaborare alla realizzazione di carte da parati sempre moderne, innovative e uniche.

A differenza di molti, per loro le pareti sono tele su cui esprimere se stessi attraverso carte da parati o stampe già esistenti sul loro sito oppure personalizzabili come ho fatto io. Vi avviso: vi perderete sul loro sito perché le pagine da guardare sono tantissime.

La sede operativa di trova a Stoccolma, in Svezia, ma gli ordini arrivano nel giro di pochissimo tempo. Nel mio caso appena 48 ore.

La nostra tela è stata una sorpresa per mio marito, lui, sempre così titubante verso i #presents e le #collaborazioni di Instagram, eppure stavolta è rimasto a bocca aperta, estasiato e subito ne ha appurato la qualità.

La testata del letto era volutamente vuota da quasi 7 anni perché aspettavamo il quadro giusto ed avevamo idee molto chiare su quale dovesse essere il soggetto: o noi o Sabaudia.
Ha vinto il ricordo del giorno più bello di sempre, il nostro giorno di divertimento puro con poche persone e gli amici di una vita.

Udite udite:
Ho per voi un CODICE SCONTO del 25% per tutti voi e valido per un mese su tutta la merce che trovate nei siti internet che potete aprire dall’articolo del mio blog menzionato in bio.

Ma ditemi: cosa c’è sulla vostra testata del letto?

Tela: @photowall_sweden
Foto: @davidecostanzaphotography
Fiore di stoffa: @creacart_di_roberta_

https://www.photowall.global/

https://www.photowall.global/wall-murales

https://www.photowall.global/wallpaper

https://www.photowall.global/canvas-prints

https://www.photowall.global/framed-prints

https://www.photowall.global/posters

Libro: Due cuori in affitto

Due cuori in affitto è un romanzo di Felicia Kingsley, ragazza già conosciuta per altri suoi romanzi, tutti pubblicati da Newton Compton Editori. Questo libro in particolare è davvero fresco fresco di stampa, gennaio 2020, ed è stato definito geniale da alcuni ed uno spasso da altri.

La storia racconta di Summer, una ragazza che vorrebbe diventare sceneggiatrice, ma ha una data di scadenza pattuita con la famiglia, e di Blake, scrittore talentuoso, ma sconsiderato e sicuro di piacere alle donne. I due si trovano a dover forzatamente condividere una villa affittata ad entrambi per sbaglio è da lì a poco tale convivenza si fa a tratti pesante ed ostinata, fino a diventare…interessante!

Pensare che l’autrice è più giovane di me ed ha già sulle spalle ben cinque romanzi la rende davvero speciale ai miei occhi. Complimenti davvero!

Il libro in questione è scorrevole nella lettura e semplice da comprendere, senza troppi rigiri di parole; lo si legge davvero in poco tempo. Troverete qualche colpo di scena durante la strada, alcune volte presagito, altre inaspettato.

Il finale è piacente ed aggraziato, ma dove sono finiti alcuni personaggi incontrati lungo il percorso? Questa è la curiosità che più mi attanaglia la mente, ma chissà, forse rifaranno la loro apparizione in qualche libro futuro.

Voto personale: 7

Aspetto con piacere i commenti di chi lo ha letto e vuole farmi sapere il suo voto e buona lettura a chi lo leggerà.

Easy face painting

Da troppo tempo medito sul pubblicare o no un articolo con un mio video mentre trucco.

I motivi per non farlo sono parecchi: interessa a pochi, timidezza, poco supporto intorno, difficoltà a riprendersi e truccare contemporaneamente… ma alla fine ho deciso di mettermi in gioco, come sempre.

Ho provato a dare un giochino su Instagram, ma non ha avuto molto successo. Credo che la gente sia stufa delle persone costruite, un po’ come io sono stufa dei commenti forzati sotto le foto, quindi non si crede più a nessuno.

Visto che è andata così, vi metto qui il tutorial per creare un facile trucco di spiderman con colori a base di acqua e pennelli. Potete trovare qualche palette per farli, sia da Orizzonte sia da Lidl. Questo è anche il periodo giusto per acquistarli visto il Carnevale in arrivo.

Vi chiedo solo una cortesia, commentate qui o sotto la foto di Instagram così saprò cosa ne pensate.

Grazie

Montessori non si smentisce mai.

Ho frequentato un liceo socio psico pedagogico e, solo dopo una laurea in psicologia, ho capito che avrei voluto insegnare… MAI DIRE MAI!

Ai tempi del liceo, la nostra classe fu portata ad una gita fuori porta che prevedeva la visita presso una scuola montessoriana…quello fu il giorno in cui me ne innamorai.

Sto cercando di far crescere Virginia nel migliore dei modi possibili, non mettendole in testa il concetto di paura, sminuendo le sue cadute, come se fosse un qualcosa di naturale e lasciandola rialzare con più forza di prima. Un’altra cosa che sto cercando di fare è comprarle giochi montessoriani, in legno o in tessuto.

Oggi voglio presentarvi la PUZZLE BALL MONTESSORIANA, completamente realizzata a mano da stelline a pois

il_570xN.1557431794_2sph

La sua imbottitura è di kapok, simile alla seta che si trova all’interno del frutto dell’albero Ceiba, pianta diffusa principalmente in Asia e in Africa. La fibra, costituita da filamenti cavi, è otto volte più leggera del cotone, e per questo motivo non si riesce a filare e tessere. Fornisce un’imbottitura particolarmente soffice ed elastica. E’ una fibra inoltre anallergica poiché non favorisce la proliferazione degli acari.

Si tratta di un oggetto esteticamente molto bello, ispirato ai principi montessoriani. È composta da 12 triangolini di stoffa, cuciti ed imbottiti, che formano così delle “maniglie” che permettono al bambino di afferrare e manipolare la palla, anche trasferendola da una mano all’altra, e così sviluppare la coordinazione e la forza delle mani e dei polsi.

Questa palla permette al bambino di maneggiarla già dai primi mesi di vita, rendendola facile da prendere e lanciare senza farla rimbalzare o arrivare lontano. Tutto ciò non provoca la frustrazione del piccolo causata dall’impossibilità ad arrivare lontano dalla sua portata.

Essendo realizzata a mano, potrete scegliere di averla nel vostro colore preferito, così da renderla unica per il vostro bimbo e per voi.

 

 

 

Il soggettivo senso della vita

Qualche giorno fa me ne stavo a passare 5 minuti sul mio profilo Facebook. Prima era il mio social preferito, ci entravo spesso, comunicavo virtualmente con amici che non vedevo da un po’ , poi ho capito che, chi vuole esserci, lo fa con altri mezzi, come per esempio il numero di cellulare.

Effettivamente ho sempre pensato che la vita reale sia molto più bella di quella virtuale e che il contatto fisico sia indispensabile nei rapporti

Volete paragonare un bacio inviato con un emoticon è un bacio reale con tanto di abbraccio in contemporanea?!?

Detto ciò, l’altro giorno ho letto una poesia di Bukowski che mi ha riportato di nuovo alla fortificazione dei miei pensieri riguardo l’importanza dell’esserci rispetto al senso della vita.

Vi spiego meglio: ognuno ha un suo pensiero sul senso della vita e sceglie di dedicare quest’ultima a se stesso, a qualcun altro, a un ideale, al lavoro, agli animali, insomma, ognuno di noi sceglie a chi o a cosa dare tutto se stesso.

Sono sempre stata una persona che badava più all’essere che all’apparire, all’amore più che alle avventure, ad una canzone di De Andrè o Lucio Dalla più che ad un brano da discoteca, ma soprattutto ho sempre pensato che il senso della mia vita si trovasse nelle relazioni, nell’amore, nella famiglia piuttosto che in una borsa firmata.

Vi metto qui la poesia, così poi vi dico la mia opinione:

Non ho smesso di pensarti,

vorrei tanto dirtelo.

Vorrei scriverti che mi piacerebbe tornare,

che mi manchi  e che ti penso.

Ma non ti cerco.

Non ti scrivo neppure ciao.

Non so come stai.

E mi manca saperlo”.

Hai progetti?

Hai sorriso oggi?

Cos’hai sognato?

Esci?

Dove vai?

Hai dei sogni?

Hai mangiato?”.

“Mi piacerebbe riuscire a cercarti .

Ma non ne ho la forza.

E neanche tu ne hai.

Ed allora restiamo ad aspettarci invano”.

E pensiamoci. E ricordami. E ricordati che ti penso, che non lo sai ma ti vivo ogni giorno,
che scrivo di te.  

E ricordati che cercare e pensare son due cose diverse.

Ed io ti penso ma non ti cerco”.

Che senso ha pensare a qualcuno senza avere il coraggio di contattarlo?

La vita è davvero breve, brevissima e non sappiamo quando arriverà la nostra ora, tra minuti o tra anni… e allora perché sprecarla a piangersi addosso o a evitare di cercare o pronunciarsi per paura di un rifiuto?

Bisogna viverla intensamente e con chi si ama, altrimenti non ha senso.

Ovviamente questo è il mio punto di vista e mi piacerebbe sapere qual è il vostro al riguardo.

Se volete potete usare il mio hashtag #amasempreamachivuoi per potermelo far sapere.

O semplicemente commentare qui.

Lavoretti con i bimbi

Pasqua si avvicina sempre più e sento spesso delle mamme lamentarsi perchè non sanno come far sentire la festività ai loro piccoli che ancora non vanno a scuola o peggio, a quei poveri bimbi che si ritrovano a dover fare i conti con l’influenza legata a questo lungo inverno che non vuol cedere il posto alla primavera.

Ovviamente anch’io ho avuto bisogno di idee e quindi vi voglio donare le tre opzioni che più mi hanno colpita.

 

  • Ghirlanda di pulcini e coniglietti: questo è un lavoretto semplice, carino e da poter appendere insieme ai bimbi. Il materiale da usare è facilmente reperibile e si tratta di: forbici, cartoncini colorati, colla, filo di lana o spago, mollettine a scelta e occhietti adesivi. Prima dovete creare gli animaletti, poi attaccateli al filo con le mollette e la ghirlanda è pronta per essere appesa.

 

coniglietto portacolori: anche in questo caso il materiale lo potete trovare molto facilmente poichè occorre del cartoncino, un rotolo di carta igienica, colla, forbici e un pennarello nero. Prima disegnate e ritagliate la base, poi attaccatevi il rotolo di carta igienica (intero o metà a seconda di quanto volete che sia alto), dopodiché potete attaccare le orecchie e infine disegnare con il pennarello quello che manca. Io utilizzerei lo stesso lavoro come portatovaglioli segnaposto sulla tavolata pasquale.

 

  • Biglietto personalizzato: questo è il lavoro con cui potete dare libero sfogo alla vostra creatività usando i materiali che più preferite. Avete bisogno di: cartoncino (bianco come in foto o colorato), colla, forbici e filo di lana (sostituibile con evafoam, carta crepla, carta crespa, ritagli di giornale o di stoffa etc…). Per prima cosa dovete procedere a ritagliare la figura che più vi sta a genio (coniglietto come in foto, uovo, pulcino), poi applicate con la colla il materiale scelto e richiudete il tutto.

La scelta di questi tre lavori non è stata casuale, poichè credendo molto nel riciclo creativo, ho voluto proporre qualcosa di semplice, ma nello stesso tempo bello, da poter realizzare in casa senza bisogno di uscire per acquistare ciò che serve.

Spero vi siano piaciuti e vi auguro Buon Lavoretto e Buona Pasqua.

Stampa i tuoi momenti!

La fotografia mi ha sempre appassionata, infatti ricordo d’aver sempre avuto una macchina fotografica fin dai primi anni del liceo. Era divertentissimo portare un rullino in stampa e poi andare a ritirarlo con la curiosità di vedere cosa ne era uscito fuori. Non vi nego che spesso c’erano foto che avrei preferito non stampare per quanto fossero orribili.

La tecnologia ci ha fatto perdere questo divertimento in quanto ormai vediamo subito il nostro risultato e ci sentiamo un po’ tutti dei fotografi amatoriali tra app e colori. Qualcuno ci crede anche troppo!

Ma, chi di noi non ha perso mai una foto a causa di un pc rotto da un momento all’altro o da un telefono che si è improvvisamente bloccato? A me purtroppo è successo e da quel giorno non intendo farmi prendere di nuovo alla sprovvista, quindi ogni tot di mesi stampo tutto.

Ho scoperto un’azienda che mi piace e non ha prezzi alti in cui, con una semplice app vi potete creare un fotolibro, delle calamite e qualsiasi altra cosa in pochissimo tempo.

È: MoonyLab e vi consiglio davvero di darci un’occhiata.

Oltretutto, fino a fine mese (31 marzo 2018) avete la possibilità di avere uno sconto del 10% inserendo il codice:

multicolormom10

Che aspettate??? Correte a stampare i vostri ricordi!

Empatia da mamma

Oggi scrivo questo articolo sul blog per sfogarmi, per far uscire fuori dalla mente e dal corpo le mie emozioni, purtroppo non positive, che mi sto portando dentro da quando ho seguito un servizio di Le Iene andato in onda qualche sera fa.

Vi riassumo brevemente la questione: un piccolo, ingenuo e fantastico esserino di poco meno di due mesi viveva in un appartamento pieno di tossicodipendenti, veniva allattato dalla madre tossicodipendente e, ahimè, è risultato a sua volta tossicodipendente.

Non ho nessuna intenzione di giudicare la madre o le persone che erano con lei in appartamento, tantomeno di parlare dei servizi sociali o di chiunque altro se ne potesse occupare, poichè non è affatto nella mia indole puntare il dito verso chi ha problemi o verso strutture che spesso sono abbandonate a se stesse. Voglio solo raccontarvi quanto questa storia mi abbia scossa, andando a toccare quelle corde sensibilissime che sono un genitore può avere e sentire; quell’empatia che impazzisce e si fa sentire con tutta la sua potenza.

Le persone che ci circondano ogni giorno, dicono spesso a Virginia che è una bambina fortunata e non perchè non le manca nulla, bensì perchè ha tante, tantissime attenzioni ed è amata.

Beh, una domanda mi sorge quasi nell’immediato: “Come si fa a non amare un essere indifeso qual è un neonato?”

Purtroppo nel mondo ci sono milioni di storie umane diverse e molte sono davvero tristi, tutti abbiamo problemi, più o meno grandi, ma una cosa è certa: i bambini vanno difesi a spada tratta.

Fin dall’adolescenza, ho sempre maturato la consapevolezza che i figli non sono di chi li fa, ma di chi se ne prende cura amandoli.

Sono passati quasi 15 mesi dal mio parto e sinceramente, mi spaventa un po’ il pensiero di affrontare di nuovo il cesareo o le coliche di un neonato, eppure sarei prontissima se mi dicessero di adottare un pargolo, accudirlo e trattarlo come fosse figlio mio a tutti gli effetti.

L’esperimento di Harlow è uno dei più famosi in materia di attaccamento ed è stato condotto su alcune scimmiette di macaco orfane di madre, a cui viene data la possibilità di scegliere d’essere accudite da sue diverse madri, una morbida e calda su cui potersi accoccolare è una metallica con un biberon. Morale della favola, i cuccioli si nutrivano velocemente e poi correvano a trascorrere il loro tempo abbracciati alla mamma morbida. Tutto ciò per dimostrare che il contatto fisico è di vitale importanza tanto quanto la somministrazione di cibo.

Ho sentito parlare di ospedali in cui dei neonati abbandonati hanno bisogno di coccole e, se quello della mia provincia lo richiedesse, ci andrei di corsa.

Scusate il piccolo sfogo, ma questo è davvero un tema che mi sta molto a cuore.

Donare amore non costa nulla, facciamolo per un mondo migliore!

Nuk, il primo ciuccio che abbiamo usato

Quando ero incinta, ho partecipato ad un corso di preparazione alla nascita privato in cui ci aiutavano nel rilassamento e nella relazione a tre che si era gia instaurata durante i 9 mesi.

Spesso ci regalavano quelle conosciutissime buste che arrivano anche a casa gratuitamente e che contengono gadget e libricini informativi su prodotti da utilizzare, come pulirli, o sull’allattamento al seno etc… il bello era che, dentro ognuna di essere trovavo sempre un ciuccio bianco carinissimo con un cuoricino disegnato. Beh, mi sono innamorata di quella marca e nel tempo ho acquistato altri prodotti, infatti gli ultimi acquisti sono stati 2 ciucci di Minnie.IMG_1191Qualche settimana fa, una delle mie giornate è stata allietata dall’arrivo del corriere ed il pacco conteneva dei prodotti Nuk e all’interno c’era:

  • Un biberon nature sense con 2 tettarelle di ricambio, studiato per il passaggio del bambino dal seno al biberon;
  • 2 ciucci in silicone da utilizzare in età differenti;
  • un comodo Bevimpara con beccuccio per la stimolazione del bambino verso il bere autonomamente;
  • fun cup, un pratico e bellissimo bicchiere con cannuccia

 

1520411382895

Ho la fortuna d’avere un compagno molto attento e scrupoloso nei confronti dei prodotti che dobbiamo acquistare o provare per Virginia, quindi si è tempestivamente letto i libricini illustrativi di ogni singolo oggetto ed ha dato il suo benestare. Fatevela pure una risata su questo nostro modo esagerato di studiare tutto, siamo due precisini (lui moooooltooo di più) 😀

Se volete un’azienda seria e che ha a cuore il bene del vostro cucciolo, sceglietela, è una garanzia.

IMG_0398

 

Incentivare i bambini

Fino a qualche anno fa mi domandavo spesso qualche fosse il mio hobby, quale fosse la mia passione e non riuscivo a rispondermi. Ho sempre amato la danza e l’ho praticata per anni, esattamente fino a 19 anni, ma sempre a fasi alterne. Lo sport mi è sempre piaciuto, ma vederlo in tv mi entusiasmava di più. Sono politicamente attiva e grazie ad essa ho potuto conoscere persone meravigliose e affrontare con loro una campagna elettorale con Virginia nella pancia che mi faceva i dispetti procurandomi reflusso e nausea, ma anche questo, pur piacendomi tuttora, non mi faceva fare i salti di gioia.

Cinque anni fa ho avuto la possibilità di entrare col servizio civile in una ludoteca comunale e da lì mi si è aperto il mondo.

Fare il clown, soprattutto con bambini che si vogliono far crescere troppo presto, mi dava la carica.

Grazie a questa fantastica esperienza sono stata spronata a praticare il Truccabimbi. Credevo fermamente di non saper disegnare, figuriamoci di dipingere un volto, eppure sono rimasta sconvolta da quanto questo mondo mi appassionasse.

Spero sempre di crescere di più e sono sicura che Virginia sarà la mia modella, ma ciò che farò con tutta me stessa, sarà quello di non dirle mai che non sa fare un’ attività, ma incentivarla a provare e riprovare sempre. Solo così si coltivano le passioni.

I bambini possono diventare quello che sognano, ne sono certa.